Alessandro Tesini (Valtorre Basket): “Stringere i denti e fare quadrato”

Il numero uno del Tarcento Basket fa il punto della situazione, parlando di coach Andriola e della decisione di unire le forze con Tricesimo.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un pezzo di Alessandro Tesini, presidente del Tarcento Basket che in estate si è “fuso” con il Tricesimo, diventando Valtorre Basket e componendo una squadra che dunque affronterà il campionato di Serie D Girone Ovest 2017/2018.

“Va fatta una premessa doverosa; Tarcento è abituata alle difficoltà improvvise, riguardino esse la società o le persone. Rinunce a campionati, penalizzazioni pesanti, defezioni importanti, ispezioni sgradevoli, malattie, infortuni, decessi di tecnici e dirigenti. Un pò alla volta ci siamo passati tutti, a partire da me, nel febbraio 2011. Ogni volta Tarcento Basket ha risposto e reagito, uscendone più forte: si tratta di trovare le giuste motivazioni e parole per motivare la metafora che possa dare senso a un percorso comune condiviso”.

Un passaggio doveroso su Alberto Andriola: “Il nostro head coach, a inizio estate, ha avuto un brutto incidente. Alla guida dello scooter a Pasian di Prato, un’auto gli ha tagliato la strada senza dare la precedenza e lo ha investito. Numerose le fratture, le contusioni: quelle peggiori al polso ed al piede sinistro, oltre al ginocchio destro. Dopo il ricovero e l’operazione, ora è in convalescenza a casa, per una ripresa che non si profila brevissima né scontata al 100%. Non ha ancora ripreso a lavorare né a scuola né con altri incarichi qui al Tarcento Basket ma ciononostante, quando gli abbiamo fatto visita, alla compagnia ed al conforto sono sempre seguiti l’aggiornamento da parte nostra ed i consigli da parte sua. Con Alberto mi sono sentito di proporgli questa terapia che prevede una sua assenza fisica, ma costante ed incombente presenza spirituale attraverso incontri occasionali, email, telefonate, video e chat. E proprio Alberto è stato accolto dallo staff e da tutti i ragazzi della prima squadra il 17 settembre, per festeggiare il suo compleanno dopo l’allenamento: uscito eccezionalmente di casa, ha trascorso un’ora di distrazione e incoraggiato il roster che se la dovrà vedere in sua assenza”.

Sulla nascita di Valtorre Basket e sulla collaborazione con Tricesimo: “E’ nata Valtorre Basket: a luglio, con Tricesimo, ci siamo visti, abbiamo preso atto che per ragioni molto diverse ci trovavamo indietro nella costruzione della prima squadra e ci siamo interrogati sul senso di trascorrere l’estate a contenderci i pochi atleti liberi che valesse la pena accogliere. Una citazione personale la voglio fare: per me è stata una perdita dolorosa quella di Andrea Moznich, che ho cercato di evitare fino all’ultimo. Mi sono arreso solo quando ho capito che non avrebbe cambiato la sua decisione per nessun motivo al mondo, nemmeno per un rimorso: unica consolazione, la sua coerenza e la società dove è tornato ed hanno trovato casa tanti nostri ex atleti. Non si è messo sul mercato ed all’asta del miglior offerente ed ha detto “Io rimborsi in Serie D non chiedo e non li voglio perchè so cosa vuol dire per una società fare la Serie D”. Chapeau.

La squadra avrà comunque un ottimo staff, ricco e competente, con coach Massimo Spinacè, gli assistenti Max Degano e Luca Simonaggio, il fisioterapista Lorenzo Aita, il medico Olvino Morgante ed i dirigenti accompagnatori Vanni Borghese e Leonardo Cascino”.

Infine, alcuni quesiti importanti nonché fondamentali: “Lascio questa discussione con alcuni quesiti: meglio affidarsi ai talenti, agli outsider o al collettivo? Meglio fare giocare tutti o dare tanto minutaggio a chi ti fa vincere? Meglio arrivare primi e poi non riuscire a salire di categoria o accontentarsi di una posizione dignitosa e credibile? Meglio vincere con giocatori d’importazione e forse pure esosi o aspettare con pazienza e tenacia la crescita dei propri giocatori? A voi le risposte, non facili e scontate”.