Serie D, Girone Flebus: Portogruaro – Valtorre

La formazione veneta debutta di fronte al proprio pubblico nel suo "fortino" di Via Lovisa, ospitando una realtà che è nata durante l'estate.

Dalla "fusione" fra Tarcento e Tricesimo è nato il Valtorre Basket.

Dopo il positivo campionato dello scorso anno, la società veneta ha deciso di cambiare strategia ed obiettivi. Senza Ostan e con una squadra che nel corso dell’estate ha visto diversi giocatori accasarsi altrove, al neo coach Marco Romanin è stato affidato un gruppo under per affrontare il campionato di Serie D con lo scopo di far maturare i ragazzi del settore giovanile. Una sfida affascinante e difficile allo stesso tempo ma sicuramente utile per la maturazione tecnica e fisica dei giovani affidati all’allenatore ex Pienne: dall’altra parte, il Valtorre Basket nasce dall’unione di Tarcento e Tricesimo, due città vicine e negli anni animate dalla rivalità, ma che hanno preso coscienza della situazione e del fatto che l’unione fa la forza. Non ci sarà in panchina il condottiero Alberto Andriola, a causa di un grave incidente, ma il suo posto sarà preso dal fidato Massimo Spinacè, che si trova nelle mani una rosa comunque di discreto livello.

Qual è l’obiettivo stagionale della tua squadra?
Romanin: “L’obiettivo stagionale della mia squadra, che ricordo composta per intero da ragazzi Under 18, è quello di poter giocare oltre al campionato giovanile di eccellenza, anche in un campionato senior, dando loro modo di disputare due partite a settimana che permettano maggiori opportunità di crescita individuale e di squadra.  Non è un risultato sportivo il nostro obiettivo, bensì il miglioramento individuale di ragazzi che riteniamo possano avere un buon futuro. Tutti si lamentano che i giovani non giocano. Noi, invece, facciamo giocare solo loro”.
Spinacè: “L’obiettivo è di crescere partita dopo partita e riuscire a chiudere la stagione regolare nelle prime otto per poter poi giocare i playoff a viso aperto e senza troppe pressioni”.

Sei soddisfatto del roster a disposizione?
Romanin: “Sono soddisfatto dei ragazzi che alleno, hanno capito che si tratta di una grande opportunità e stanno lavorando con grande entusiasmo”.
Spinacè: “Sono molto soddisfatto, alla riconferma di alcune pedine fondamentali della scorsa stagione di Tarcento, con la società in estate abbiamo inserito dei giocatori di categoria che, unitamente al gruppo dei ragazzi under 20 provenienti da Tricesimo, ci completano creando il giusto mix tra esperienza e gioventù”.

Quale sarà la squadra sorpresa del campionato?
Romanin: “Non conosco così bene questo campionato per poter esprimere un pronostico”.
Spinacè: “Credo che il Sistema Pordenone sarà in grado di ritagliarsi un ruolo importante, dopo una stagione conclusasi non nel migliore dei modi è stato capace di costruire una squadra di valore che darà del filo da torcere a tutti gli avversari”.

Quale il miglior giocatore?
Romanin: “Mattia Galli”.
Spinacè: “Punto su Andrea Moznich, grande tiratore che non ha certo bisogno di presentazioni, al Basket Time troverà sicuramente l’ambiente ideale per mettere ancora più in luce le sue doti di realizzatore”.

Chi è la favorita per salire in C Silver?
Romanin: “Non lo so”.
Spinacè: “L’Humus Sacile con gli innesti estivi ha aumentato ancor di più il valore del proprio roster, sono sicuramente i favori per la promozione in C Silver”.

Cosa ne pensi della modifica alla regola dei passi?
Romanin: “Penso che creerà molte difficoltà a tutti, arbitri in primis”.
Spinacè: “Come tutte le novità vanno metabolizzate, il nostro è uno sport in continuo movimento, di anno in anno ci sono modifiche regolamentari che non ne stravolgono la vera essenza, ma lo rendono ancora più affascinante e vivo; le ultime novità sono sicuramente impattanti per il gioco ma credo che tra qualche mese non ne parleremo più e diventeranno la normalità”.

 

Simone Pizzioli