Il martedì è, come di consueto, la giornata dedicata al quintetto ideale della settimana; non perdiamo tempo ed andiamo subito a controllare quali sono stati i giocatori più influenti di quest’ultimo turno di campionato nelle “minors” del Friuli Venezia Giulia.
PLAYMAKER: Il miglior regista dell’ultimo turno è un giocatore che sta cercando di trascinare la sua squadra alla salvezza; non sarà un’impresa facile, ma Matija Rovscek (Blue Service Collinare Fagagna) ce la sta mettendo tutta. Questo playmaker di 180 centimetri classe 1981 proveniente da Tolmino a prima vista sembra un innocuo scricciolo: ebbene, quando indossa canotta e pantaloncini e si allaccia le scarpe, diventa un vero e proprio killer. Si tratta di uno dei principali realizzatori del campionato e, in una squadra di giovanissimi, sta recitando al meglio il ruolo del leader: coach Grosso gli affida sempre il pallone quando ce n’è bisogno e, nella sfida salvezza con il Don Bosco, si è certamente superato. Alla fine, per lui, sono stati ben 36 i punti conclusivi, ottenuti in un’avvincente sfida con la coppia Balbi – Carlin, ma a conquistare il referto rosa è stato il buon Rovscek, micidiale nello sfruttare il pick ’n roll e la capacità di realizzare anche in condizioni difficili. L’ultimo canestro, quello del +1, è stato proprio suo: un referto rosa importantissimo per Fagagna, che sa di dover soffrire per mantenere la C Silver e si affiderà alle sapienti mani del suo folletto balcanico.
GUARDIA: Lo Jadran rimonta nell’ultimo periodo e riesce ad avere la meglio sulla “matricola terribile” Riese Pio X e, ovviamente, chi lascia il segno sull’incontro? Ma naturalmente Borut Ban: la guardia classe 1992 che, in assenza di Matija Batich, si prende molte responsabilità e, pur giocando un minutaggio contenuto (20 minuti sul parquet), termina come miglior realizzatore dei carsolini a quota diciassette. I suoi numeri sono di una concretezza estrema: 1/2 da due, 2/5 da tre e 9/10 nei personali, cifre alle quali somma pure 7 falli subiti e 4 assist. La sua capacità di calamitare falli e lucrare punti facili in lunetta è incredibile, cosiccome il suo istinto da killer che, nel quarto periodo, gli ha permesso di segnare una tripla fondamentale ai fini del risultato conclusivo: i difensori del team veneto lo sogneranno ancora di notte, mentre i tifosi dello Jadran lo sognano, ma in notti certamente dolci…
ALA PICCOLA: Lo inseriamo come ala piccola, pure se nella US Goriziana si sta specializzando come “4” tiratore dalla distanza. Stiamo parlando di Giuseppe Di Giovanni, ala di 193 centimetri classe 1986 che è arrivato alla corte degli isontini due stagioni fa. Un giocatore che, quando si alza al tiro, è sempre temibile: lo ha imparato a proprie spese la Lussetti Servolana, sconfitta alla Don Milani con il risultato di 51 – 81. Il buon Di Giovanni non ha badato a spese, visto che ha insaccato 21 punti ed è stato certamente fondamentale nella prestazione del team di Glessi, che ha rovesciato completamente l’inerzia del match nel terzo periodo: si tratta di un elemento tatticamente importante nello scacchiere isontino, visto che può giocare vicino e lontano da canestro, pure se predilige il tiro frontale.
ALA FORTE: Il miglior “4” della settimana andiamo a pescarlo nella Destra Tagliamento; ci spostiamo infatti in casa Polisportiva Casarsa, dove Simone Cengarle ha fatto pentole e coperchi nell’ultimo turno di campionato. La sua squadra era impegnata in trasferta contro i giovani virgulti della Pallacanestro Portogruaro ed il buon Simone ha blindato l’area dei tre secondi fin da subito. Quest’ala forte di 194 centimetri classe 1998 ha chiuso con una “doppia doppia” di assoluto spessore, totalizzando 25 punti e 13 rimbalzi oltre a 2 assist serviti ai propri compagni: è stato più che intraprendente, tirando con 11/18 dal campo e 3/3 in lunetta, numeri che gli hanno permesso di mettere le cose in chiaro dal principio e non hanno mai fatto temere a Casarsa di poter essere raggiunta dai veneti. Insieme a Prenassi e Bondelli è stato un vero e proprio “muro” nel pitturato, impedendo a Portogruaro di prendersi tiri facili nell’area dei tre secondi.
PIVOT: Bastano nome e cognome per definire il miglior centro della settimana, ed abbiamo già detto tutto. Federico Bellina, pivot di 205 centimetri classe 1979, a trentanove anni non si è ancora stufato di correre su e giù per il campo; probabilmente, Il Michelaccio San Daniele del Friuli gli sta facendo vivere una seconda giovinezza, se è vero che contro la Vida Latisana ha totalizzato ben 27 punti a referto. Si trattava di una partita non semplice, visto che dall’altra parte i bassaioli possono contare su un reparto lunghi forte delle doti di saltatore di Cargnelutti, dell’atletismo di Sbicego e dei chili e centimetri di Bianchini. Bellina, però, non ha fatto una piega e si è messo a disposizione della sua squadra, riuscendo spesso a tramutare a canestro i suggerimenti dei compagni e recitando il ruolo di protagonista nel +1 conclusivo che permette al team di Sinone di mantenere la prima piazza in C Silver.
SESTO UOMO: Il miglior sesto uomo di questo turno è un giovane classe 2000, ovvero Alessandro Ballandini. Giocatore della Pallacanestro Grado che ha iniziato la stagione in C Gold con la Calligaris Corno di Rosazzo, in Laguna sta trovando spazio e fiducia, perchè coach Caterini lo ha investito di un ruolo importante, quello di guastatore. Ala piccola capace di giocare anche da guardia, dotato di un buon fisico che gli permetterebbe anche di avvicinarsi maggiormente a canestro, Ballandini si sta comunque specializzando come tiratore: nel vincente match contro il San Vito (77 – 66 il finale), ha terminato con 20 punti a referto ma soprattutto è stato chirurgico nel terzo periodo, quando ha indovinato ben quattro triple consecutive, portando avanti la propria formazione e propiziando il +11 conclusivo.
COACH: Il tecnico della settimana non è un nome solo, ma sono ben due; si, perchè nell’ambito del match tra Falconstar Monfalcone e Calligaris Corno di Rosazzo, i cantierini non potevano contare sull’influenzato Gigi Tomasi. Il condottiero della Energy Lab ha lasciato dunque le “chiavi” della sua squadra ad un’accoppiata composta dal vice allenatore Matteo Franco e da Luca Zucco, nominalmente tecnico della Pallacanestro Monfalcone in Serie D, ma abilitato a sedere in panchina come head coach anche in C Gold. Ebbene, senza Miniussi, Rorato e Tonetti, i due allenatori sono comunque riusciti a plasmare al meglio la psicologia del proprio gruppo, ottenendo la vittoria per 77 – 70 nel “clàsico” e regalando alla Polifunzionale due punti importanti.