San Vendemiano accelera, Spilimbergo resta indietro: +28 per i veneti

La formazione di Ostan non riesce a limitare l'attacco stellare dei Rucker: Carlesso totem d'area, ma anche Rossetto e Muner sono stati importanti.

Facce corrucciate sulla panchina della Vis Spilimbergo.

Davvero poco da dire nell’ultimo impegno del 2015 per la Vis Spilimbergo: la squadra di Nicola Ostan perde nettamente in quel di San Vendemiano, contro una Rucker che è certamente uno dei team favoriti per la vittoria finale del girone.

I veneti non schierano Masocco e Varuzza, dunque due pedine importanti per coach Volpato, ma fin dal primo momento è chiaro che il match avrà un solo padrone: bastano pochi minuti, ed ecco che la Rucker va avanti sfruttando la verve di Carlesso dentro l’area (8/12 da due, 12 rimbalzi) e i punti di Rossetto dal perimetro. Già nel primo quarto il vantaggio dei padroni di casa è di dieci lunghezze e Spilimbergo, fatta eccezione per un 36-30 nel secondo periodo, non riesce mai realmente a riavvicinarsi: Principe (8/15 al tiro, 9 rimbalzi) è il solito lottatore ma non basta per sopperire alle mancanze degli altri compagni di squadra, che vengono travolti nel terzo periodo.

Dopo il 42-34 del ventesimo, infatti, la Vis si becca un 28-12 che chiude ogni discorso: Muner ne mette 17 ed è la spalla ideale per Carlesso; servono a poco gli sforzi del ’96 D’Andrea (3/5 da due, 4/4 ai liberi, 6 rimbalzi), che si batte bene insieme a Principe.

Alla fine la Rucker arriva ad un netto +28, facendo tornare Spilimbergo in Friuli con le pive nel sacco: i mosaicisti chiudono il 2015 con una sconfitta e rimangono nei bassifondi della classifica.

SAN VENDEMIANO – SPILIMBERGO   94 – 66

Rucker SanVe San Vendemiano: Bovolenta 11, Rossetto 16, Carlesso 18, Feltrin 2, Bertolo 2, Pin Dal Pos 14, Muner 17, Barzan 7, De Faveri, Mantellato 7. Coach Volpato.
Vis Spilimbergo: Gaiatto 5, Gaino, Battaglia 11, Dalovic 2, D’Andrea 10, Passudetti 3, Bagnarol 14, Gaspardo 4, Principe 17, Gerometta. Coach Ostan.

Parziali: 22-12, 42-34, 70-46
Arbitri: Meneguzzi di Pordenone e Crivellaro di Vicenza