Stella Azzurra Roma, trasferta in Sicilia per affrontare Patti

Il playmaker classe 2000 Mattia Palumbo: "La cosa migliore che possiamo fare? Preparare al meglio la sfida e presentarci con umiltà in campo".

Secondo viaggio stagionale in Sicilia per la Stella Azzurra Roma nel campionato di Serie B maschile. La formazione di Germano D’Arcangeli è attesa per questa domenica in provincia di Messina per lo scontro-salvezza in casa dello Sport E’ Cultura Patti, dove alle ore 18 inaugurerà il suo girone di ritorno nella sedicesima giornata complessiva del Girone C della terza serie nazionale.

I padroni di casa di Pippo Sidoti proprio nell’ultimo turno hanno lasciato dietro in classifica i nerostellati grazie al successo casalingo nel derby con la Zannella Cefalù per 85-71 (con 23 punti dell’ex stellino Patrisio Cicivè come top scorer della sfida), salendo e agguantando a quota 10 punti in graduatoria la Vis Nova Simply Roma e la Mastria Vending Catanzaro, 2 in più rispetto al terzultimo posto solitario di Antonaci e compagni, che hanno però ancora da recuperare il match della tredicesima giornata contro la LUISS Roma, in programma mercoledì prossimo alle ore 21 sul parquet amico dell’Arena Altero Felici. Dove nella sfida che ha preceduto la trasvolata siciliana la Stella ha incassato la terza sconfitta consecutiva, per mano della capolista solitaria e campione d’inverno Air Fire Valmontone (82-89).

PALUMBO L’obiettivo per aprire il secondo giro di boa non sarà soltanto fare molto meglio del primo viaggio siciliano terminato con il poco onorevole -25 di fine novembre a Cefalù, ma portare a casa il bottino pieno contro una diretta concorrente per non retrocedere. O quantomeno difendere il netto +16 dell’andata, ottenuto nella primissima giornata del nuovo torneo, quando la Stella Azzurra dominò i siciliani per 72-56 nella Capitale. In quella partita non c’era Mattia Palumbo, il 16enne playmaker stellino che nel corso delle successive settimane ha saputo diventare un fattore sempre più importante anche per la Prima Squadra, oltre al contributo decisivo che fornisce nei tornei giovanili di U20 e U18 Eccellenza: “Abbiamo fatto la prima parte del campionato non molto bene, contro Patti all’andata vincemmo e anche in modo largo, ma ovviamente lì sarà tutta un’altra storia, ci sarà il loro pubblico, ci saranno le “botte”, sarà tutto molto più fisico. E’ importante per noi portare a casa questi 2 punti sia per la questione della classifica che per una questione nostra come squadra”, esordisce così nella sua analisi di avvicinamento alla partita il giocatore romano. Che ritiene abbastanza temprati al clima che si respirerà al PalaSerranò lui e i suoi compagni di squadra, giovanissimi come lui: “Credo che non sarà così facile affrontare una squadra come Patti a casa sua, sicuramente ci saranno dei momenti in cui andremo sotto sia di testa che come rendimento di gioco. Quindi, dovremo cercare di resistere e se supereremo quei momenti allora potremo farcela”.

ESSERE UMILI Palumbo e soci vogliono inaugurare il girone di ritorno dimostrando che il terzultimo posto della graduatoria, sebbene viziato dalla gara in meno giocata rispetto a tutte le loro più dirette concorrenti, è bugiardo rispetto al valore del gruppo stellino. Ma non vuole fare proclami: “Direi che noi ci sentiamo soprattutto umili”, dice calcando il concetto dell’ultima parola. “Penso che la cosa migliore che possiamo fare per la sfida di Patti sia rispettare l’avversario e preparare al meglio le condizioni con cui arriviamo alla gara”.

PREDESTINATO A proposito di come presentarsi alla sfida, Mattia ci arriva avendo appena eguagliato il suo record stagionale di punti in Serie B con 15 (più 5 assist, anche questo high stagionale) al cospetto della capolista Valmontone, oltretutto in una categoria in cui aveva esordito col botto nell’ultimissima partita della scorsa stagione mettendo a referto 25 punti in casa di Venafro. Dopo le 10 partite da lui giocate finora Mattia è il quinto realizzatore della Stella Azzurra con 6.9 punti in 15.3 minuti, tirando col 51% da due e il 42% da tre. Numeri da predestinato per un ragazzo che compirà 17 anni il prossimo 23 marzo ma che ha una maturità anche visivamente superiore alla sua età: “Questo è il mio primo anno effettivo in Serie B dopo quell’unica partita dello scorso torneo e per me è una sensazione nuova, emozionante, che mi fa tirare fuori il meglio di me. Le motivazioni sono tante, affronti avversari che magari hanno frequentato palcoscenici prestigiosi in carriera, è un’emozione diversa rispetto a quella che si può avere nei campionati giovanili. Quindi cerco di fare il meglio possibile, prima per la squadra e poi per me, se gioco bene non è solo merito mio ma anche dei compagni, ovviamente”. I suoi pezzi forti sono un trattamento della palla e una capacità di smazzare assist che ha davvero poco eguali, e non solo in Serie B. Il punto debole da migliorare è che, a volte, dà l’impressione di estraniarsi caratterialmente dalla partita. “La cosa che so fare meglio e che preferisco fare è passare la palla e far segnare gli altri, o comunque metterli in condizioni confortevoli per fare qualcosa di positivo, è un’azione che mi dà anche soddisfazione personale, oltre che un risultato positivo per tutti. Il punto debole, invece, è che ogni tanto posso lasciarmi prendere dalle emozioni e da come stanno andando le cose in partita, normalmente non succede che “impazzisco” del tutto ma a volte può capitare che ho dei momenti di black-out”.

FUTURO Il ragazzo romano è considerato ormai da anni uno dei primissimi classe 2000 d’Italia, se non il migliore, come hanno  testimoniato anche gli Europei U16 giocati in estate a Radom in Polonia, dove è stato il 9° cannoniere e il 3° assistman assoluto della manifestazione continentale con 15.8 punti+4.8 assist in 31.3′ ad incontro in maglia azzurra, con il record di segnature fatto registrare con i 24 punti contro la Francia nella semifinale 5°/8° posto. Del resto, trovare un play di 1.95 e dal fisico solido con le sue abilità non è comune e se ne sono accorti anche al torneo internazionale giocato poco prima di Natale a Tenerife dall’U18 della Stellazzurra Basketball Academy, dove è stato premiato come miglior assistman del torneo vinto dal Real Madrid davanti a Barcellona, CSKA Mosca e Stellazzurra. E Mattia giura di avere la fame per migliorare ancora: “Spero di poter arrivare il più in alto possibile nella mia carriera di giocatore, che poi è un’ambizione comune a tutti. La voglia di migliorare è tanta, non voglio accontentarmi di quanto posso fare. Dove mi vedo tra qualche anno? Mah, non ne sono ben sicuro, so solo che dove riuscirò ad arrivare cercherò sempre di dare il mio meglio”.