Le più grandi “Finals” NBA di sempre

L’NBA è sicuramente una delle leghe professionistiche più seguite del mondo.

Un successo commerciale, sportivo ed economico capace di generare ogni anno introiti da milioni e milioni di dollari.

Non è un caso, infatti, che solo alcuni anni fa nella lista dei dieci sportivi più pagati del mondo figurassero ben quattro campioni NBA.

Nei mesi di giugno e luglio poi, la stagione cestistica NBA si appresta anche quest’anno a raggiungere il suo apice sportivo. Si avvicinano infatti le “Finals”, l’evento sportivo che ormai da anni tiene svegli un numero sempre maggiore di appassionati in Italia e in giro per il mondo.

Chi vincerà quest’anno? Troppo presto per dirlo, ma una cosa è certa: lo spettacolo e le emozioni sono assicurate.

In occasione di questi Playoff 2021, abbiamo pensato fosse il caso di ricordare alcune delle “Finals” più belle della storia NBA, nella speranza che possa essere di buon auspicio per questa stagione.

Ecco una lista di quelle destinate a rimanere nella storia della palla a spicchi.

Dallas Mavericks vs Miami Heat, 2011

“Non uno, non due, non tre…”. Ricordate? Sono le parole di LeBron James all’inizio di quella stagione in occasione della presentazione dei “Big 3” di Miami: Dwayne Wade, Chris Bosh e, appunto, LBJ. A cosa si riferiva? Al numero di titoli che il trio si impegnava a vincere negli anni a seguire, facendo intuire che non si sarebbero semplicemente accontentati di vincere. Volevano stra-vincere.

Il primo anno le cose non andarono però secondo i piani e nel ruolo di guastafeste Dirk Nowitzki, successivamente eletto MVP delle Finals.

Il campione teutonico inanellò infatti una serie di prestazioni pazzesche che portarono i Mavericks alla vittoria finale di 4-2.

Chicago Bulls vs Utah Jazz, 1997

Per chi ha visto “The last dance”, questa è la serie dell’intossicazione alimentare di gara 5. Michael Jordan, all’apparenza impossibilitato persino nel camminare fino a pochi secondi dalla palla a due, si trasformò quasi miracolosamente a gara iniziata, riuscendo a segnare la bellezza di 38 punti, incluso il tiro decisivo sulla sirena in sospensione.

Un’altra partita che consacrerà Jordan come il più grande di tutti i tempi.

Una serie arricchita anche dalla rivalità tra MJ e Karl Malone, premiato quell’anno col titolo di MVP della Regular Season.

Vittoria finale dei Bulls per 4-2 e canestro decisivo in gara 6 firmato da un altro grande protagonista dell’NBA di ieri e di oggi: Steve Kerr.

Boston Celtics vs Los Angeles Lakers, 1984

Larry Bird contro Magic Johnson. I Celtics contro i Lakers. Serve altro?

Una serie talmente attesta da venire ribattezzata non come “Finals ’84” ma, bensì, come “Showtime ‘84”, soprannome che non deluse assolutamente le aspettative.

Serie piena di colpi di scena e ribaltamenti di fronte, che coronò i Boston Celtic con la vittoria finale per 4 a 3. Ovviamente il titolo di MVP delle Finals andò a Larry Bird, leader cestistico e “spirituale” della squadra di Boston.

Miami Heat vs San Antonio Spurs, 2013

“Rimbalzo di Bosh, passa fuori ad Allen. Tiro da tre…BANG! Pareggio con cinque secondi sul cronometro”.

Sono queste le parole con cui il commentatore americano celebrò uno dei tiri più incredibili della storia dell’NBA, e forse uno dei momenti più iconici dello sport in generale.

I campioni in carica dei Miami Heat (sì, quelli dei Big three) affrontano i mai domi San Antonio Spurs di Greg Popovich in una serie senza esclusione di colpi.

In gara 6, quella che in caso di vittoria Spurs avrebbe definitivamente assegnato la vittoria a Tim Duncan e compagni, succede l’impensabile. Con 28 secondi rimanenti sul cronometro, gli Spurs devono amministrare un vantaggio di ben cinque punti. Sembra fatta.

Una tripla di LeBron James accorcia ancora di più le distanze, portando il vantaggio Spurs a soli due punti. Nel possesso seguente, gli Heat manderanno volontariamente in lunetta Leonard che farà solo uno su due. Il possesso seguente, quello della celebre tripla di Ray Allen, è storia. Si va a Gara 7 per la vittoria finale dei Miami Heat e il secondo titolo della dinastia dei Big Three.

Cleveland Cavaliers vs Golden State Warriors, 2016

C’è una frase che noi appassionati NBA abbiamo sentito ripetere quasi all’infinito negli anni: “Nessuno ha mai rimontato una serie finale dal punteggio di 3-1”.

Avete notato che da ben cinque anni nessuno sembra ripeterlo più? Per informazioni rivolgersi a LeBron James, Kyrie Irving e i Cleveland Cavaliers del 2016 capaci di rendere possibile l’impossibile.

Impresa resa ancor più pirotecnica dal fatto che “gli altri” fossero i Golden State Warriors, forse una delle squadre NBA più forti di sempre. I ragazzi di Steve Kerr infatti avevano quell’anno annichilito la regular season con un record senza precedenti: 73 vittorie.

Il titolo sembrava destinato verso Curry e compagni quando i Cleveland Cavaliers, guidati da un LeBron James in assoluta trance agonistica, furono capaci di ribaltare la serie da 3 a 1 a 4 a 3.Ciliegina sulla torta? La “chase down” di LeBron su Iguodala in campo aperto, uno dei gesti atletici più incredibili della storia di qualsiasi sport.

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