In Psicanalisi il padre è spesso identificato con la “Legge”, una figura fondamentale per trovare un nome al proprio figlio e di conseguenza un posto nella famiglia e nel mondo. Nell’antichità il padre sollevava al cielo il proprio pargolo per riconoscerlo, evitando per lui sorti poco desiderabili.
Ai giorni nostri, dove la società vive di social network e di comunicazione impazzita, LaVar Ball, padre di Lonzo (giovanissimo e talentuosissimo prospetto del Draft), ha una sua particolare visione del rapporto padre-figlio: se n’è uscito con dichiarazioni sensazionalistiche su Michael Jordan, su Jabbar, su Curry, scuotendo non poco le acque dei media statunitensi.
I general manager sono convinti che questi exploit paterni non influenzeranno le franchigie NBA nel “gradimento” del figlio ma è l’aspetto psicologico che può fare la differenza: internet non sta aiutando di certo chi, come nel caso di Lonzo, è ad un passo dal grande salto nella Lega e si trova di fronte a tali aspettative.
Se tutti prendessero ad esempio il comportamento silenzioso e rispettoso di Curry padre…