Roberto Bullara, 54 anni e non sentirli

Il veterano della Ermetris Dinamo Gorizia, nonostante l'età, fa ancora la differenza in campo a questi livelli.

Roberto Bullara in palleggio.

Rieccoci nuovamente con il nostro appuntamento fisso del martedì, dedicato al quintetto ideale della settimana: non perdiamo tempo ed andiamo subito a scandagliare cifre e curiosità relative ai giocatori che maggiormente si sono messi in luce in quest’ultimo weekend cestistico regionale.

PLAYMAKER: La menzione come playmaker della settimana va questa volta ad Alessio Freschi, regista di 180 centimetri della Polisportiva Roraigrande. Il ventenne figlio d’arte è diventato, con il tempo, un perno della formazione pordenonese ed in una giornata non semplice che proponeva il match a Gonars è stato decisivo: senza coach Paolo Freschi, squalificato, Rorai ha dovuto sudare sette camicie ma nell’ultimo periodo ha svoltato proprio grazie a Freschi, che ha siglato ben dieci punti nei dieci minuti conclusivi, creando un gap importante che ha messo al tappeto i bassaioli. Alla fine, ha chiuso con quattordici punti complessivi nel 64 – 69 che ha regalato altri due punti alla squadra pordenonese, la quale continua a sognare un gran campionato in ottica playoff.

GUARDIA: Giù il cappello di fronte ad Alessandro Scutiero (Energy Lab Falconstar Monfalcone), fantasioso regista capace di giocare anche da guardia. A quasi 26 anni, l’ex Pallacanestro Trieste e Don Bosco è un giocatore che in C Gold fa la differenza e potrebbe comodamente stare anche al piano di sopra, ma i biancorossi se lo tengono ben stretto. Nella trasferta in quel di Montebelluna, ha fatto registrare 22 punti (5/8 da due, 2/9 da tre, 6/6 in lunetta), 7 falli subiti, 7 rimbalzi e 4 assist: cifre importanti per la categoria, per un elemento che sa far girare la squadra ma ha anche importante istinto offensivo e si sta rendendo utile pure in altre zone del campo, nonostante un fisico non da muscolare. Nonostante la lunga assenza di Tonetti, che ora sta però rientrando gradualmente, la cabina di regia ed il settore “piccoli” non ha sofferto troppo: merito anche di questo giocatore, che sta mettendo assieme un campionato da urlo.

ALA PICCOLA: Il riconoscimento va a un cinquantaquattrenne che ha l’entusiasmo di un ragazzino e che si diverte ancora a scorrazzare sui campi della C Silver. Roberto Bullara (Ermetris Dinamo Gorizia) si trova spesso di fronte avversari che potrebbero essere suoi figli: la mano, però, rimane sempre quella rovente della Serie A, qualità che gli ha permesso di difendere a lungo le maglie di Verona, Trieste, Reggio Calabria e Reggio Emilia. Nella vittoria contro Fagagna, “Bull” ha chiuso con 19 punti e 8 rimbalzi, ma a meravigliare sono le sue medie di tiro: 3/4 da due, 3/4 nelle triple, 4/4 ai liberi. Sa come far pesare i suoi 196 centimetri per rendersi utile anche in difesa, in una squadra che non ha lunghi puri e che dunque deve avere un aiuto da tutti quanti, mentre quando è in attacco è un elemento al quale non può essere lasciato nemmeno mezzo centimetro di spazio.

ALA FORTE: Premiamo un altro giocatore di belle speranze, ovvero Aleksander Daneu (Ispem Jadran Trieste). Lungo di 200 centimetri classe 1998, è certamente un elemento in crescita che potrà essere determinante in ottica futura, ma che già ora sta facendo la differenza. Lo Jadran ha vissuto una giornata piuttosto tranquilla, con un derby regionale dominato contro Codroipo: Daneu ha confezionato un match solido, con 26 minuti n campo e 4/6 dal campo, oltre a 1/2 ai liberi. Nove punti segnati, ma anche 8 rimbalzi recuperati, due stoppate, due recuperi e quattro falli subiti: il suo rotondo “venti” di valutazione la dice lunga sulla capacità di questo giocatore di essere determinante anche senza andare in doppia cifra.

PIVOT: Ci tocca ripeterci ancora una volta, ma oramai Simone Macaro è diventato cliente fisso per il ruolo di “5” del nostro quintetto base. Il nerboruto lungo della Calligaris Corno di Rosazzo è una macchina da punti e rimbalzi, sfruttando una fisicità ed una determinazione che davvero in pochi hanno, a questi livelli: il classe ’90 di Maurizio Zuppi ha messo a ferro e fuoco il reparto lunghi dell’Unione Basket Padova, con una gara da 28 punti in 34 minuti, frutto di un micidiale 10/13 da due, 1/2 da tre, 5/8 ai liberi. Non solo, nella sua gara ci sono stati anche 9 rimbalzi, 7 falli subiti e  2 assist, per un totale di 33 di valutazione: con cifre del genere, gli si possono anche perdonare le 6 palle perse, ma toccando così tanti palloni è logico che qualche sfera vada gettata al vento…

SESTO UOMO: Come sesto uomo della settimana, la citazione è tutta per Enea Dalla Pozza, ala forte della Credifriuli Abc Cervignano. “Enne” è il classico giocatore che non puoi lasciar libero, perchè ha una mano educatissima nel tiro frontale, sia dalla media che dalla lunga distanza: giocatore che magari non sarà bellissimo da vedere o non sarà un atleta che salta oltre le sedie, è però tremendamente utile negli equilibri di squadra per coach Thomas Miani, che con i suoi bassaioli sta confezionando una stagione da ricordare, grazie ad un collettivo che sa incidere sia in difesa che in attacco. La prestazione da 18 punti segnati contro Cormons rende Dalla Pozza un giocatore fondamentale, anche perchè si trovava di fronte gente come Raccaro, Mazzitelli e tutto il reparto lunghi della compagine cormonese, di certo elementi da non sottovalutare.

COACH: La menzione come tecnico della settimana va a Luca Di Leo (Geatti Basket Time Udine), che con i suoi ragazzi rispetta il pronostico contro la Pallacanestro Portogruaro. E la vittoria arriva in maniera piuttosto larga, stante il risultato di 85 – 54 che ha regalato un altro referto rosa ai “canarini” udinesi: cinque uomini in doppia cifra, con Lostuzzo top scorer a quota 12, il che fa capire come la Geatti abbia privilegiato il gioco di squadra, peraltro con il trio Antoniolli – Ceschiutti – Springolo con sette punti segnati.