Il saluto al basket giocato di “Bobo” Prandin

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Riprendiamo dal suo profilo social il saluto che, Roberto “Bobo ” Prandin, da al basket giocato.

Scrivo questo post solo ora perché, per quanto sia stata una decisione maturata lungo tutto l’ultimo anno, è stato difficile realizzare veramente che il momento fosse arrivato.

Non so bene descrivere cosa mi sia scattato dentro quel giorno di 28 anni fa quando ho messo i piedi su quel campo e ho provato a tirare quella palla arancione in quel canestro.

…Il cmb, la bici di fausto coppi, il don marzari a Trieste, la Reyer, il 77, il leoncino, fossombrone, carlton myers e shaq, the reignman, i campi blu del bissuola, i km e le ore passate in macchina con mamma e papà per andare ovunque ad un allenamento o una partita, gli allievi della reyer, l’interzona, le finali nazionali, il barone, l’alpe adria, l’esordio in b2, le gite saltate a scuola, le migliaia di volte in cui ho detto no grazie ho allenamento, le nottate passate a studiare, Treviso, la nazionale, vigna di valle, il college italia, l’aeronautica, i milioni di sacrifici, lo scudetto under 21, la libia, shape, samara, il ritorno alla reyer, la b1, studiare facendo il professionista, la fatica per trovare spazio, il dai che forse sto diventando un giocatore, la winter cup, ma veramente la gente paga per venire a vedere me, la promozione in a2, i viaggi intorno al mondo, l’amichevole col CSKA, i primi punti in a2, il non sei pronto, fidenza, le universiadi, ozzano, cosa stanno facendo questi, la semifinale con la fortitudo, le serate a bologna, udine, i problemi ma la voglia di non mollare, le olimpiadi militari a rio, casalp, treviso e il ritorno a casa dopo anni, il non sta andando come vorrei, e POI Trieste, il mare, 4 anni incredibili, i tifosi, la gente, le persone, l’AMORE, la promozione in a1, il distacco, siena, roma, la virtus, un’altra promozione in a1, verona, omegna, EDO, monfalcone, lavorare e giocare, dai che é l’ultima stagione, dai che é l’ultima partita…

Impossibile riassumere 20 anni.

Ognuna di queste parole rappresenta un pezzo del mio cuore, un ricordo, un’esperienza. Mi hai accompagnato e mi hai fatto crescere, mi hai instillato tutti quei valori di cui vado fiero, facendomi diventare un uomo, mi hai insegnato a cavarmela da solo e a stare insieme agli altri, mi hai fatto conoscere tutte quelle persone che ora chiamo amici e la persona con cui sto costruendo la mia famiglia, e ancora di più quello di cui vado più orgoglioso è che forse mi hai permesso di trasmettere tutto questo a Edo.

Se sarò riuscito a fargli arrivare anche solo un decimo di quello che sto provando a spiegare con queste parole allora avrò vinto anche l’ultima partita della mia carriera!!!

Grazie.

Bobo 17